venerdì 9 marzo 2012

UN MESE

Quando te ne vai e non ti vedo,
solo allora mi ributto nell’ubriachezza delle strade…
gli occhi della gente parlano una lingua confusa e
io senza te, mi chiedo chi ascoltare e chi sono e dove vado.
So che torni sempre, questa attesa mi tiene in vita
fra assonanze sregolate, fra impalpabili momenti.
Ma dove sei? Se non riesco più a vederti nei
raggi tiepidi, scoccati alla mia finestra.
È un lungo inverno, ma senza di te non avrà mai fine.