A San Cipirello il 27/06/2011
OLTRE OGNI FINE
Le mie mani in un rumore, ti iniziano il viso,
una movenza fugace si insinua e io non ti controllo.
Dovesse giungere un suono di violino, io partirei con lui,
perché risate di altrove, oltre ogni pace si contendono i miei fallimenti.
Uno scarno battito d’ali mi cammina dentro, come quando eravamo petali,
calici di vino e canzoni in riva al mare, come quando ti amavo dal fango.
Ti lodai Madonna mia, con le labbra, consegnandoti a questa prosa,
e tu come ladra e come madre, trovasti altrove, la mia anima.
La tua mano fermai in un bagliore, con la mia tremante supplica,
ogni attimo mi rinasci dentro, sempre, oltre ogni fine.
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